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L’ansia quando sperimentata in maniera totalizzante diventa come una macchia di petrolio in mezzo
al mare… prima o poi arriva ovunque. Uno degli aspetti della nostra vita che contagia è la nostra
relazione di coppia. Entra dentro e condiziona la vita con il/la nostro/a partner. Attiva un campo
emozionale dentro il quale la coppia ci si ritrova e molto spesso annaspa.


L’Ansia ha il potere di amplificare ciò che sentiamo, tutto può essere vissuto in maniera molto
preoccupante, specialmente nei momenti della vita in cui siamo più stanchi, più stressati, o più
esasperati. In questo modo l’ansia potrebbe iniziare ad esercitare una pressione dentro la coppia, ad
appesantirla. Ci si può sentire non capiti, sentiamo il partner distante, oppure che ci stia rifiutando;
allo stesso modo può suscitare in noi vissuti di soffocamento, di ambivalenza rispetto alla presenza
dell’altro, bisogno di tenerlo lontano. È naturale viverli, difficili accorgersi di tutto questo quando ci
si vive abitualmente.

Tutti questi vissuti hanno a che fare con la nostra esperienza personale e
con il contagio dell’ansia dentro la relazione
. Anche per il/la partner non è facile muoversi dentro
questo campo emotivo, molte persone riferiscono di sentirsi al limite, di essere sotto pressione,
dentro ad un vissuto di impotenza, poiché si schiantano contro l’impossibilità di calmare l’altro,
perché vedono che le rassicurazioni non bastano mai. Allora, nel campo emotivo, iniziano a
circolare rabbia e recriminazione, frustrazione … la distanza dentro la coppia si fa sempre più
ampia. Quando l’ansia contagia si corre proprio il rischio di allontanarsi dall’altro, poiché
annebbia i vissuti e non consente di sostare dentro la coppia… a poco a poco ci sente distanti e
soli.


L’ansia è nemica dell’esperienza del “sostare”, stare fermi, saldi… più si impara a stare dentro più aumenterà la nostra capacità di contenerla, non permettendole così di inquinare la nostra vita.

Sostare aiutare a ridimensionare l’ansia e con lei tutte le preoccupazioni che si porta dietro,
tutte le richieste e le rassicurazioni che chiediamo, anche perché non bastano mai e non servono, ci
si nutre di qualcosa che non sazia mai. Non è facile sostare nell’ansia, specialmente quando ormai è
una compagna di vita ben conosciuta, ma prova a chiederti come stai con lei, quanto ha
condizionato la tua vita fin a quel momento e quanto sta condizionando la tua coppia. L’ansia
appanna lo sguardo che abbiamo verso l’altro, annebbia anche le cose belle, non permettendoci di
viverle pienamente.

Non è un’esperienza semplice, tutt’altro, molte volte la si percepisce come
impossibile da compiere. L’esperienza del sostare consente a poco poco di costruire un ground solido su cui poggiare, viene meno la sensazione di terremoto interno.

Un modo utile per sostare dentro l’ansia è ridimensionarla: accorgersi che ci sta travolgendo,
fermarsi, respirare e provare a vedere la situazione da un altro punto di vista. Lasciare che non si
prenda tutto lo spazio, che la preoccupazione non ci investa. Quanto mi posso fidare di me? E di chi
ho a fianco? … l’ansia nasce da dentro e ha bisogno di essere curata da dentro. L’altro può
solamente essere di sostegno, non può sostituirsi a noi.

Condividere, condividere, condividere… l’ansia avvita dentro ad una spirale, prova a fermarti e a
focalizzarti sui tuoi vissuti senza che l’ansia li mascheri, anche chi c’è di fianco a te potrebbe
giovarne; verbalizzare i propri sentimenti profondi aiuta i partner a sentirsi più vicini. Il confronto
aiuta la coppia, al patto che sia costruttivo, evitare quindi toni accusatori e rivendicativi, cosa non
facile chiaramente quando la tensione e il nervosismo sono alle stelle.

Ci si può provare comunque.
Ad esempio esprimendo i propri bisogni e i propri desideri verso il partner, invece di porre la
questione in tema di mancanze e disattenzioni. Esprimere le proprie fatiche e le fragilità non è mai
semplice, specialmente quando siamo immersi in vissuti dolorosi, che non consentono di aprirci
verso l’altro, è naturale quindi sentire un blocco, è naturale dare spazio alla ferita che sentiamo, che
fa male e che fa sentire esasperati. La condivisione con l’altro cresce a piccoli passi, col tempo e
con un atteggiamento compassionevole verso di noi e verso il nostro partner.

Queste poche righe che hai letto vogliono offrire uno spunto di riflessione, di partenza per cercare
nuove possibilità in un momento di vita in cui forse queste vengono meno, non hanno la pretesa di
offrire soluzioni preconfezionate ad un momento di vita complesso. L’ansia chiude, fa sentire dentro
una gabbia, il primo passo è avere la percezione che si può fare un gesto di cura verso di noi.

Dott. Marco Terzi
Psicologo Psicoterapeuta